sabato 1 settembre 2007

I mediatori iconici


In base alla mia esperienza i mediatori iconici si sono rivelati molto utili. Le illustrazioni risultano molto efficaci per sviluppare l’abilità di comprensione di un testo scritto. L’attività proposta è un fumetto in lingua straniera, i cui testi sono stati cancellati; le singole vignette, messe in disordine, sono proposte alla classe. Tutti gli allievi partecipano alla ‘ricostituzione’ della corretta progressione logica della narrazione, sollecitati a fare ipotesi sulla vicenda, sul ruolo dei personaggi e sulle relazioni che intercorrono tra di loro. Successivamente vengono distribuiti a ciascun allievo un segmento dei testi da inserire nei “balloon”, ognuno di loro deve leggere ad alta voce il testo e gli altri devono individuare a quale vignetta appartiene. Alla fine si ricostruisce l’intera storia, le si da un titolo e la si drammatizza. Con questa attività si cerca di fare leva sulla componente affettivo-motivazionale degli allievi, soprattutto per gli allievi che presentano difficoltà nella lettura, si promuove l’elaborazione personale da parte dell’alunno, si sviluppa la sua capacità metacognitiva, il tutto in un ambiente di apprendimento cooperativo.

martedì 21 agosto 2007

Cosa sono i "mediatori didattici"?

«Nell'ambito scolastico tra i mediatori più significativi ed incisivi sull'allievo […] sono proprio il clima e il tono educativi, creati dalla qualità dei rapporti interpersonali»

(Larocca, Pedagogia generale, Verona, Libreria editrice universitaria, 2000, p.208)


Il mediatore didattico si colloca nello spazio tra il soggetto e l'oggetto d'apprendimento. L’insegnante, attraverso il dialogo egli stesso diviene mediatore, facilitando la comprensione e sollecitando gli alunni ad elaborare personalmente ed attivamente il sapere. Come afferma Girelli, «è mediazione didattica tutto ciò che intenzionalmente l'insegnante mette in atto per favorire l'apprendimento degli alunni».

I mediatori sono strumenti attraverso i quali il docente pone l'attenzione alla “zona intermedia” tra insegnamento e apprendimento, che risulta utile sia all'allievo sia all'insegnante: per l'allievo significa avere l'opportunità di elaborare personalmente ed attivamente il sapere, mentre all'insegnante permette di non correre il rischio di imporre il proprio insegnamento e il proprio stile di apprendimento agli allievi. Nella mia esperienza di insegnante, spesso mi sono avvalsa di mediatori didattici di diverso tipo: attivi, come per esempio la visita guidata o il computer; iconici, come illustrazioni, foto, carte geografiche, cartoline; mediatori analogici, come per esempio drammatizzazioni, gioco dei ruoli; mediatori simbolici come per esempio conversazioni o discussioni riguardanti una attività proposta in classe, la videoscrittura, la lezione verbale. Ho variato il più possibile i mediatori per andare incontro ai diversi stili di apprendimento dei miei allievi, cercando di proporre testi “autentici”, perché ritenuti più motivanti, che trattassero temi interessanti e significativi adeguati alla loro età ed attinenti al loro vissuto. Ho cercato, per quanto possibile, di “smontare” l'attività didattica nelle sue componenti, di articolarla per fasi per facilitare, guidare e stimolare la comprensione e la riflessione nei miei allievi.